Un museo per la città: Tortolì e le sue numerose sculture a cielo aperto
Tra le numerose bellezze della vicina Tortolì, di cui Arbatax è frazione, meritano di essere citate le sue sculture, nate da un progetto cresciuto nel tempo che è riuscito a trasformare l'ex mercato civico (già sede del carcere ottocentesco) in un piccolo grande museo scultoreo della città, arrivando a creare un percorso espositivo anche per le vie del centro storico
Conosciuta anche come il "luogo della scultura” (Su logu de s'iscultura), la città di Tortolì può contare sulla presenza di un museo a cielo apertodove grandi artisti di fama nazionale e internazionale hanno lasciato un segno della loro creazione artistica.
Il museo delle sculture di Tortolì
Nato sul finire degli anni novanta dello scorso secolo, il parco delle sculture di Tortolì è andato sempre più crescendo, trasformandosi in una vera e propria esplosione di forme, colori, volumi, linee, materie: in una sola parola di creazione artistica.
La struttura, che insiste sulla dimora anticamente adibita a carcere ottocentesco, ospita oggi costanti mostre d’arte contemporanea di stampo temporaneo, capaci di mettere in correlazione le opere presenti in pianta stabile per la città con quelle temporaneamente ospitate all’interno dell’edificio.
Tortolì: una zona espositiva a cielo aperto
Il Museo della scultura di Tortolì, infatti, vanta l’esposizione permanente a cielo aperto, che si snoda lungo le vie del centro storico cittadino: un modo per rendere l’arte parte integrande della comunità oltreché arricchirne culturalmente la vita di tutti i giorni.
Tra i nomi più rilevanti meritano di essere citati Mauro Staccioli (con "Scultura”), Igino Panzino (con "Monumento ai caduti sul lavoro” e "Scultura”), Nitetoski Nagasawa (con "Giardino di Mirto”) e Maria Lai (con "Il tempo dell'arte”): un tesoro di inestimabile valore, quello delle sculture di Tortolì, che invita tutti a riflettere sulla bellezza della vita che ci circonda.
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